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VENDERE O COMPRARE CASA:

A cosa devo prestare attenzione?

Comprare una casa non è mai facile, sia che si tratti della prima casa in assoluto sia che si tratti di un acquisto successivo ed è bene in questa fase prestare attenzione, sia che ci si trovi nella posizione di dover vendere quanto di dover acquistare un immobile.

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Nel nostro paese la compravendita di un immobile è gestita e resa vincolante dalla figura del Notaio, che si occupa di redigere il contratto definitivo (il cosiddetto rogito notarile) e in molti casi anche il contratto preliminare, che non richiede per forza la presenza di un notaio in quanto può essere registrato autonomamente, o da parte dell'agenzia mediatrice, presso l'Agenzia delle Entrate, con un considerevole risparmio di denaro.

 

Ma quali sono i documenti di cui bisogna essere in possesso per poter vendere o acquistare un'immobile? Possiamo individuare sostanzialmente cinque documenti di cui necessitiamo:

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VENDERE O COMPRARE CASA:

A quali spese vado incontro?

Se nel paragrafo precedente abbiamo visto quali documenti servono per vendere o acquistare un immobile e come sia possibile recuperarli, in molti si chiedono invece a quanto ammontano i costi accessori da aggiungere al prezzo della casa, quando si intende acquistare, e quali siano le agevolazioni nel caso di acquisto come prima casa.

Non vi è una percentuale fissa che possiamo aggiungere al prezzo, perché molte spese non dipendono dal prezzo di acquisto e seguono altri principi: vediamoli insieme.

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Innanzitutto va fatta una distinzione, fra acquisto come prima casa e acquisto come seconda (o ulteriore) casa; per poter beneficiare delle agevolazioni prima casa bisogna necessariamente non possedere altre proprietà come prima casa in tutto il territorio nazionale, né intere proprietà nel medesimo comune (sarebbe consentita una quota parziale come per esempio la nuda proprietà).

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LOCARE UN IMMOBILE

Cosa c'è da sapere?

Mettere in locazione un appartamento non è così facile come si potrebbe pensare: bisogna rispettare una serie di normative e di parametri, per non rischiare di incorrere in sanzioni e sorprese al momento della dichiarazione dei redditi. Vediamo insieme quali sono i principali punti da seguire.

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La prima precisazione da fare è la distinzione fra contratti a canone concordato e contratti liberi: rientrano fra i primi quelli di natura transitoria e quelli per gli studenti, oltre al contratto di locazione abitativa del tipo 3+2, mentre nella seconda categoria rientrano i contratti tradizionali 4+4 o quelli commerciali 6+6 e quelli di natura non abitativa (box auto, cantine, ...). I primi permettono di usufruire di numerose agevolazioni fiscali, sopratuttto a beneficio del proprietario dell'immobile, il locatore.

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AFFIDATI ALL'ESEPRIENZA DECENNALE

DELL'AGENZIA IMMOBILIARE

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